Il vasto e articolato settore finanziario comprende tutti quegli strumenti attraverso i quali avvengono gli scambi di flussi di denaro tra individui, imprese e Stati, nonché i mercati su cui tali strumenti finanziari vengono negoziati.
I campi del settore finanziario
La finanza si articola in:
- finanza personale, che riguarda tutte le decisioni di risparmio, investimento, indebitamento e previdenza complementare, la gestione e valutazione degli investimenti, mercati finanziari, strumenti finanziari, e istituzioni finanziarie, il quadro di rendimento del rischio e l’identificazione dell’appropriato tasso di sconto dei beni, la valutazione dei beni – sconto di rilevanti flussi di cassa, l’allocazione ottimale dei fondi;
- finanza aziendale, che si occupa del preventivo del flusso di cassa e della gestione del capitale circolante netto, la comparazione di proposte alternative, la previsione e analisi del rischio, ottenimento dei fondi, fonti di debito (lungo, medio o breve termine) o di capitale (nel senso di proprietà), struttura ottimale del capitale, allocazione dei fondi su investimenti di capitale a lungo termine, rispetto all’ottimizzazione del flusso di cassa a breve termine, politica dei dividendi;
- finanza pubblica, che prevede l’identificazione delle spese richieste da un’entità del settore pubblico, le fonti di reddito di tale entità e il processo di preventivazione.
La sicurezza negli ambienti di lavoro del settore finanziario
Chi lavora nei principali istituti finanziari, come la banche, va quotidianamente incontro a diverse tipologie di rischi:
- rischi elettrici, dovuti all’eventuale basso livello di sicurezza negli impianti elettrici, o alle manutenzioni non effettuate con regolarità;
- rischi meccanici, relativi al funzionamento di macchine e apparecchiature, impianti elevatori, movimentazione delle merci ecc.;
- rischi strutturali, legati alle caratteristiche immobiliari degli ambienti di lavoro;
- rischi da scenari incidentali dipendenti dalla presenza di sostanze pericolose (infiammabili o corrosive);
- rischio incendio, accentuato dalla mancanza di adeguata segnaletica delle uscite di emergenza;
- rischi biologici dovuti all’esposizione del lavoratore ai microrganismi, per contatto o inalazione;
- rischi fisici, dati da illuminazione, microclima o radiazioni;
- rischi chimici, per l’impiego di sostanze tossiche o nocive;
- infine, i rischi trasversali, come quelli specifici dei videoterminalisti, quelli influenzati da fattori psicologici (come il mobbing, il burnout e lo stress da lavoro correlato), o dovuti a uno dei pericolo specifici del settore finanziario, quello della rapine.
Il rischio rapina nel settore finanziario
Il rischio rapina deve essere attentamente analizzato nel Documenti di Valutazione dei Rischi, basando la delineazione dei sistemi di sicurezza sulle misure di contrasto contenute nei Protocolli d’Intesa per la prevenzione della criminalità in banca.
Tra i fattori che hanno un peso rilevante sul livello di rischio rapine negli istituti bancari, figurano sicuramente il livello di circolazione del contante, l’uso di strumenti alternativi di pagamento, l’andamento del fenomeno delle rapine nella criminalità generale e l’efficienza delle misure applicabili a tutela del lavoratore.
Molte associazioni di categoria, prima fra tutte l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) si occupano principalmente di questo aspetto.
Nel DVR su deve porre particolare attenzione alla predisposizione del programma di miglioramento da attuare, come la formazione specifica dei lavoratori sul rischio rapina.
Sarà anche necessario includere un sopralluogo obbligatorio del medico competente in caso di rapina, con conseguente assistenza sanitaria ai lavoratori che ne fanno richiesta specifica.